IL LUNGO VIAGGIO DELL'ABITO DA SPOSA NELLA STORIA
I tempi cambiano, la vita si modifica e le tradizioni si evolvono. C'è però una cosa che rimane sempre invariata e che si mantiene negli anni: l'abito da sposa.
Nonostante gli anni, le mode, le tendenze, le culture e gli avvenimenti storici, nel matrimonio la figura della sposa continua ad essere importantissima e al centro delle attenzioni di tutti i presenti. Per questo il valore dell'abito da sposa è stato e rimane fondamentale e avvolto da grande fascino.
Se pensate che l'abito da sposa, così come lo conosciamo oggi, non sia mai cambiato nel tempo, vi sbagliate. Ha subito modifiche e cambiamenti a seconda delle epoche e noi vogliamo raccontarvi la sua storia, percorrendo il passato fino ad arrivare all'epoca attuale.
GRECIA ANTICA
Partiamo da molto lontano. Nell'epoca dell'antica Grecia, nei matrimoni l’abito da sposa era una lunga tunica di puro lino bianco, impreziosita da un cordone annodato in vita. Le spose che volevano "osare" un po' di più, indossavano sul vestito la clamide, che era un mantello, e arricchivano l'acconciatura con una corona di fiori di mirto, in onore di Afrodite, Dea dell’amore. Ancora oggi molte spose prendono ispirazione da questi primi abiti nuziali e scelgono per le proprie nozze abiti semplici e dritti, che ripercorrono le silhouette delle dee greche riprodotte in molte statue.
EPOCA ROMANA
Eccoci alla grande Roma. Roma imperiale, Roma potente, Roma maestosa.
Per gli antichi Romani l'abito da sposa non poteva discostarsi dal bianco, in quanto per loro questo era simbolo assoluto di eleganza e nobiltà, valori molto importanti in quell'epoca storica. Compito di regalare il vestito da sposa era affidato alla famiglia di lei. Non c'era ancora il classico velo che conosciamo tutti oggi, ma un mantello di colore zafferano o rosso rubino che stava a simboleggiare il fuoco di Vesta, Santa Protettrice del focolare domestico. Come per i Greci, anche i Romani adornavano l'abito da sposa con una sorta di cintura di lana annodata di cui ogni nodo era una scongiura contro il malocchio. L'acconciatura prediletta era formata da sei trecce legate tra loro con fiori di grano, mirto e rosmarino.
IL MEDIOEVO
Nel Medioevo, per la prima volta, il Matrimonio divenne un accordo tra famiglie, con scambio di beni, titoli e ricchezze. L'amore era inteso come patto, alleanza, aiuto reciproco, e non nel modo in cui siamo abituati a conoscerlo noi oggi. Anche l'abito da sposa, rispetto al passato, subì un notevole cambiamento: prima di tutto nel colore, che passò dal tradizionale bianco candido al rosso. Non tutte le spose però avevano lo stesso tipo di rosso: l'intensità del colore infatti, così come il tipo di tessuto utilizzato per il vestito da sposa, erano differenti da sposa a sposa e andavano a definire il livello di ricchezza delle famiglie coinvolte nelle nozze.
IL RINASCIMENTO
Rinascimento, epoca di qualità, benessere e rinascita. Anche il matrimonio e i suoi abiti si allinearono a questo nuovo tempo e il vestito da sposa diventò ricco ed importante, soprattutto nei ricami floreali e nella lavorazione dei tessuti, tra cui spiccano la seta cinese, il taffetà e le pellicce. L’abito da sposa aveva sempre un corpetto stretto, da cui partiva una larga gonna e una ricca zimarra. Tutti gli abiti venivano ulteriormente adornati con con preziosi bottoni e pietre incastonate. Il look era poi impreziosito da ricchi monili al collo delle spose.
L'800
Re e Regine. Matrimonio sfarzosi. Nozze di grandissima importanza.
E' in questa epoca che l'abito da sposa tornò al suo colore naturale: il bianco, preso dalle antiche statue di marmo che andava a omaggiare. Cambiò anche il taglio del vestito, che tornò ad avvicinarsi allo stile impero, con maniche corte a sbuffo, lunghi strascichi e tessuti come tulle e chiffon. Il modello della Regina Vittoria determinò la nascita dello stile Vittoriano, privo di ostentazione e molto lontano dagli abiti delle epoche precedenti.
ANNI 20
Stile, tanto stile. Sono anni forti, di grande cambiamento, di moda, di novità, di prime vere tendenze. Sono gli anni di Coco Chanel, e abbiamo già fatto capire quasi tutto così. In questa epoca per la prima volta l'abito da sposa diventa abito importante e da indossare una sola volta, nel giorno delle proprie nozze. In passato non era così: l'abito si indossava per il proprio matrimonio e poi indossava ancora, per le occasione importanti. Da questo periodo in poi non sarà più così. Il bianco continua ad essere il colore predominante, insieme allo strascico, sempre più utilizzato e ricercato, ma iniziano a comparire le prime novità e tendenze, come gli abiti da sposa corti, accompagnati da cuffie, velette, fasce, cloche e turbanti arricchiti anche con piume e pietre preziose. Famosissimo il modello Garçonne di Chanel, in jersey corto, impiegato anche per il suo intramontabile tailleur.
ANNI 30
Gli anni 30 mettono il punto e la data ufficiale di inizio della concezione dell'abito da sposa così come lo conosciamo noi oggi: bianco, lungo, corredato da strascico, velo e, grande novità, il tradizionale bouquet di fiori. Questo, almeno per la prima parte di questa epoca. Con l'arrivo delle Grandi Guerre e della povertà generale che generarono, anche il matrimonio ne risentì e gli abiti si fecero più semplici, contenuti, meno ricco di sfarzi e decori, tanto che molte spose furono costrette a noleggiare il proprio abito.
ANNI 50
Eccoci giunti ai meravigliosi Anni 50: anni di boom economico e ricchezza.
Boom che si ripercuote anche sul matrimonio e, soprattutto, sugli abiti da sposa: tornarono i decori, i tessuti pregiati e le creazioni sartoriali. Sono gli anni caratterizzati dalla moda di Dior che conferì alla sposa un nuovo look più eccentrico e sofisticato con le spalle in evidenza, i bustini che esaltavano il décolleté, il punto vita stretto e accentuato da gonne ampie e gonfie.
Sono gli anni di Gace Kelly, per capirci, che fece moda da sola e diventò musa ispiratrice e simbolo da seguire per le giovani spose, insieme a Jacqueline Kennedy e Liz Taylor.
ANNI 80 E ANNI 90
Arriviamo all'epoca degli eccessi, delle grandi novità, che andarono ad influenzare anche la moda nuziale. I volumi degli abiti da sposa si fanno più grandi, i decori più maestosi, le maniche diventano a sbuffo, le spalline vistose e ingombranti e il vestito si riempie di grandi fiocchi. Per gli anni 90 c'è invece un ritorno ad una sobrietà maggiore e contenuta, una sorta di ritorno al vintage classico e più raffinato.
OGGI
Ed eccoci arrivati ai giorni nostri. Oggi la moda nuziale è trainata da una grandissima varietà di stili e tendenze. Ogni anno le passerelle sono cavalcate da grandi firme che lanciano proposte su linee, tagli, tessuti e colori, subendo l’interferenza anche di culture o stili passati, rivisitati con un occhio moderno e sapiente. Il mondo bridal oggi è una vera industria che propone novità per ogni stagione... E ce n'è davvero per tutti i gusti !